Pornoterrorismo

I nostri corpi sono incatenati da secoli in una gabbia di convenzioni in cui noi stessi ci costringiamo a rimanere. Le catene del conformismo, dell’eteronormatività, del patriarcato, della religione, dell’etichetta soffocano non solo chi non riesce a trovare posto in una società regolata da rigide norme, ma anche i “bravi cittadini”.

In Pornoterrorismo, Diana J. Torres fa carta straccia di ogni convenzione ed esplora le forme più estreme di attivismo queer. Pornoterrorismo è un libro senza concessioni: una critica spietata dell’ipocrisia, una negazione radicale della censura e dell’autocensura, un grido per il diritto di ognuno a godere del proprio corpo e della propria sessualità, una denuncia al conformismo e, soprattutto, un’apologia estrema della libertà.

Le esperienze narrate in prima persona e un’intuizione ideologica fuori dal comune fanno di queste pagine un documento unico. A cavallo tra la biografia e la filosofia, l’autrice propone una profonda riflessione su sesso, morale e politica.

Pornoterrorismo batte, gocciola, è un impulso fatto di desiderio e immaginazione. Un “attentato” a ogni convenzione, un atto “terrorista” contro le norme.

«Esiste forse una fusione più bella di quella tra le parole “porno” e “terrorismo”?».

17,90

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Autore

Diana J. Torres

Diana J. Torres

Diana J. Torres (Madrid, 1981), laureata in Filologia Ispanica all'Università di Barcellona, è un'artista multidisciplinare i cui strumenti chiave sono la performance, la poesia, il video e la pornografia/postpornografia. Sviluppa spettacoli dal vivo nei quali il pubblico sperimenta un'implicazione emotiva, politica e/o sessuale.
Dal 2006 il suo lavoro si concentra soprattutto sul pornoterrorismo, ideato da lei e da Pablo Raijenstein nel 2001, movimento che ha acquisito importanza attraverso la rete.
Inoltre, insieme a Claudia Ossandón e Patricia Heras è l'organizzatrice del festival La Muestra Marrana, all'interno della quale si cerca di far conoscere altre forme di intendere il porno, concentrandosi principalmente sulle produzioni no-mainstream, transfemministe, postpornografiche, bizarre, BDSM e queer. Oltre a ciò, è la fondatrice del gruppo di prostituzione queer Cagne orizzontali e ha realizzato workshop di pornoterrorismo di strada, eiaculazione femminile, fisting, eccetera.
Le sue poesie sono state tradotte in francese e in inglese.