L’autore

Pioniere dello splatterpunk Italiano con l’antologia Primi Delitti (pubblicato per la prima volta nel 1989), Paolo di Orazio ha pubblicato innumerevoli racconti, romanzi e fumetti con alcune delle più prestigiose case editrici underground e mainstream italiane, nonché è stato creatore ed editor della rivista cult Splatter. Siede alla batteria di diverse band, tra cui quella dei Latte e i suoi derivati, ed è Active Member della Horror Writers Association.

Primi delitti: L’inizio di un’epoca di terrore

Nel 1989, Primi delitti fece irruzione nel panorama culturale italiano come un fulmine a ciel sereno, scatenando polemiche e provocando un vero e proprio terremoto mediatico. Non si trattava solo di un libro, ma di un manifesto: una dichiarazione di guerra contro i tabù e le ipocrisie della società, soprattutto quando si trattava di affrontare il lato oscuro dell’infanzia. Con la sua penna affilata e spietata, Paolo Di Orazio inaugurò la stagione dello splatterpunk in Italia, influenzando un’intera generazione di scrittori, musicisti, fumettisti e artisti.

Cosa rende Primi delitti così speciale? È un’opera che osa guardare nell’abisso dell’innocenza per rivelarne i mostri nascosti. Qui, l’infanzia non è sinonimo di purezza o spensieratezza, ma di una violenza latente, pronta a esplodere in un tripudio di sangue e orrore. Di Orazio non si limita a raccontare storie di piccoli assassini, ma esplora le radici profonde della rabbia e dell’alienazione, offrendo una critica feroce alla società contemporanea.

Una nuova edizione per un’opera storica: A oltre trent’anni dalla sua prima pubblicazione, Primi delitti ritorna in una veste completamente rinnovata. Questa edizione critica non è solo una riedizione, ma un tributo alla sua eredità: arricchita da una nuova prefazione che ripercorre il viaggio di questo libro-culto, e impreziosita da illustrazioni inedite create dallo stesso Di Orazio. Ogni pagina è intrisa di quella stessa energia sovversiva che ne ha fatto un’opera di riferimento nel mondo dell’horror.

Perché Primi delitti è ancora rilevante oggi? In un’epoca in cui la paura viene spesso edulcorata o relegata a semplici cliché, Primi delitti ci ricorda che il vero orrore non ha bisogno di mostri o fantasmi: si nasconde negli angoli più insospettabili della nostra quotidianità. È un’opera che continua a risuonare, invitandoci a confrontarci con le nostre paure più intime e a sfidare le convenzioni.

Per i nuovi lettori e lettrici: Se non hai mai sentito parlare di Primi delitti, sei sul punto di scoprire una delle pietre miliari della letteratura horror italiana. Questo libro non è solo una lettura, ma un’esperienza che ti porterà oltre i confini del genere. Che tu sia un appassionato di horror o semplicemente curioso/a di esplorare nuovi territori narrativi, Primi delitti ti offre una porta d’ingresso unica nel mondo dello splatterpunk. Non è necessario essere cresciuti con queste storie per apprezzarle: la potenza dei racconti di Di Orazio è tale da conquistare chiunque, a prescindere dal background.

In sintesi, Primi delitti non è solo un libro, ma un evento culturale che ha lasciato un segno indelebile nella storia della letteratura italiana e internazionale. Questa edizione aggiornata è un’occasione imperdibile per riscoprire un capolavoro che continua a influenzare e ispirare, ricordandoci che l’orrore più grande è quello che non vediamo, ma che si annida dentro di noi.

Ma soprattutto, Primi delitti è il primo volume di una Delittrilogia che ha atteso ben trentacinque anni per vedere sbocciare il suo secondo maleodorante fiore carnivoro…

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L’indice del volume:

Introduzione
Caramelle
La mia bebisitter è un orco
Poldo & Wile E. Coyote
Silenzio!
Peccati originali
Il tacchino vuole giocare
Immerso non voglio!
Odore di bruciato
MOTT
Dal primo all’ultimo sangue

Per D Editore ha pubblicato:

• Nuovi delitti (2024)