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Frantoio sociale

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FRANTOIO SOCIALE

Frantoio sociale

SEZIONE 1 – INFORMAZIONI GENERALI

Link o sito web: gisto.net/frantonio-sociale

Keywords: trasformazione, socialità, inerti, demolizione, materiali.

Capofila/leader o soggetto attuatore: Alessandro Mason (Studio GISTO).

Partner: Hund Studio.

Luogo di realizzazione: Venezia.

Il progetto/la pratica è stato/a completato/a? No.

Progetti avviati ma non completati: Progetto in fase di sviluppo. Prima realizzazione: maggio 2021.

Investimento: €100.000 per la realizzazione di un primo prototipo di Frantoio Sociale (quello realizzato a Venezia è stato una dimostrazione).

Finanziamenti: Finanziamento Privato: V-A-C foundation Venezia.

Goal Agenda 2030: 9) Imprese, innovazione e infrastrutture; 11) Città e comunità sostenibili; 12) Consumo e produzione responsabili.

SECTION 1 – GENERAL INFORMATIONS

Website: gisto.net/frantoio-sociale

Keywords: transformation, social relations, aggregates, demolition, materials.

Leader: Antonio Mason (Studio GISTO).

Partners: Hund Studio.

Place of realisation: Venice.

Has the project/practice been completed? No.

Project started but not completed: Project under development, first realisation May 2021.

Investment: €100,000 for the realisation of a first prototype of a Social Oil Mill (the one realised in Venice was a demonstration).

Funding: Private funding: V-A-C foundation Venezia.

Goal Agenda 2030: 9) Business, Innovation and Infrastructure; 11) Sustainable Cities and Communities; 12) Responsible consumption and production.

Frantoio sociale.

SEZIONE 2 – DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Contesto: Viviamo un’epoca di estrazione di massa che prosegue da quasi un secolo. Dobbiamo ripensare i nostri modelli di sviluppo, ma parallelamente anche i sistemi di transizione e trasformazione. Un tema importante e cruciale in ambito architettonico è la ricerca di soluzioni percorribili e alternative rispetto alla pratica estrattiva che possano sostituire materiali e risorse provenienti da processi basati sullo sfruttamento diretto del patrimonio ambientale. Una delle possibili soluzioni è la trasformazione di materia già estratta e sfruttata che, una volta esaurita la funzione originaria, si configura come scarto di demolizione

Descrizione: La tematica della trasformazione della materia non è una novità in ambito architettonico, pensiamo ad esempio al cocciopesto Romano o ai pavimenti alla veneziana. Il nostro progetto  non riguarda gli aspetti tecnici legati al tema, ma tenta piuttosto di operare sul piano culturale e sociale; partendo dal progetto “Inerti”, dalle ricerche sviluppate e dai dati raccolti, proponiamo un modello di trasformazione di materie provenienti dalla demolizione che prende ispirazione dal mondo agricolo e sociale (frantoi, cantine sociali, sistemi cooperativi ed associativi); luoghi orizzontali, aperti e conviviali, strutturalmente ed ideologicamente opposti ai sistemi di produzione e smaltimento “di massa”.

Obiettivo generale: Il sistema di raccolta e trasformazione dei rifiuti di tipo edilizio è attualmente un sistema chiuso, non accessibile e verticale. Questo lo rende fisicamente e percettivamente distante dalla società e dalle persone. Il progetto “Frantoio Sociale” vuole invece stimolare una riflessione sul processo di demolizione come pratica aperta, indipendente e diffusa, un’occasione di scambio, di confronto e di crescita collettiva.

Strategie, strumenti, attività: La forma più adatta alla realizzazione del progetto è l’approccio laboratoriale, una pratica che porta i soggetti coinvolti a prendere parte al processo sia sul piano pratico che su quello concettuale. Il laboratorio in questo senso è inteso come spazio fisico di lavoro e di azione concreta, ma anche come luogo di collaborazione, di dialogo, di comunità.
In quest’ottica, l’esperienza di Frantoio Sociale allo spazio Zattere della Fondazione V-A-C a Venezia ha rappresentato un primo momento di sperimentazione: l’allestimento di un laboratorio aperto ha permesso l’incontro e il coinvolgimento dei visitatori all’interno del processo; una mostra temporanea ha dato modo di raccontarne lo sviluppo, di descriverne le fasi (raccolta-selezione-demolizione) e di proporre riflessioni su potenzialità e prospettive future legate a questa pratica.

Target: Architetti, imprese di costruzione, designer, istituzioni che si occupano di economia circolare, università, centri di ricerca su nuovi materiali, produttori di materiali per l’edilizia.

Stakeholders: Architetti, imprese di costruzione, designer, istituzioni che si occupano di economia circolare, università, centri di ricerca su nuovi materiali, produttori di materiali per l’edilizia.

Elementi di innovatività: Il principale aspetto di innovazione legato al progetto riguarda la capacità di reimmaginare il tema della demolizione e della creazione di nuovi materiali come pratica aperta, diffusa, indipendente. La quasi totalità delle ricerche condotte sul tema fino ad oggi si concentra su aspetti strettamente tecnici; l’obiettivo del progetto è invece di indagare la tematica e le sue potenzialità da un punto di vista sociale e culturale.

SECTION 2 – DESCRIPTION OF THE INTERVENTION

Context: We live in an age of mass extraction that has been going on for almost a century. We need to rethink our models of development, but also the systems of transition and transformation. An important and crucial issue in the field of architecture is the search for viable and alternative solutions to the practice of extraction that can replace materials and resources from processes based on the direct exploitation of the environmental heritage. One of the possible solutions is the transformation of material already extracted and exploited which, once its original function has been fulfilled, is configured as demolition waste.

Description: The theme of material transformation is not new in the field of architecture, if we think, for example, to Roman earthenware or Venetian floors. Our project does not deal with the technical aspects of the subject, but rather attempts to operate on a cultural and social level; starting from the “Inerti” project, from the research developed and the data collected, we propose a model of transformation of materials coming from demolition that takes inspiration from the agricultural and social world (oil mills, social wine cellars, cooperative and associative systems); horizontal, open and convivial places, structurally and ideologically opposed to “mass” production and disposal systems.

General goal: The building waste collection and processing system is currently a closed, non-accessible and vertical system. This makes it physically and perceptually distant from society and people. The “Frantoio Sociale” project wants to stimulate a reflection on the demolition process as an open, independent and widespread practice, an opportunity for exchange, confrontation and collective growth.

Strategies, tools, activities: The most suitable form for the implementation of the project is the workshop approach, a practice that brings stakeholders to take part in the process both on a practical and conceptual level. The workshop, in this sense, is meant as a physical space for work and tangible action, but also as a place for collaboration, dialogue and community building.
From this point of view, the experience of Frantoio Sociale at the Zattere space of the Fondazione V-A-C in Venice represented a first step of experimentation: the setting up of an open laboratory allowed visitors to meet and be involved in the process; a temporary exhibition gave the opportunity to tell the story of its development, to describe the phases (collection-selection-demolition) and to propose reflections on the potential and future perspectives linked to this practice.

Target audience: Architects, construction companies, designers, institutions dealing with circular economy, universities, research centres on new materials, producers of building materials.

Stakeholders: Architects, construction companies, designers, institutions dealing with circular economy, universities, research centres on new materials, producers of building materials.

Innovative elements: The main innovative aspect of the project concerns the ability to re-imagine the topic of demolition and the creation of new materials as an open, widespread, independent practice. Almost all research carried out so far on demolition materials  focuses on strictly technical aspects; the aim of the project is to investigate the topic and its potential from a social and cultural point of view.

Frantoio sociale.

SEZIONE 3 – PROCESSO

Come è stato attivato il processo? Il processo è stato attivato da una serie di laboratori e progetti che abbiamo sviluppato dal 2014 ad oggi con la collaborazione di istituzioni, associazioni e altre realtà legate al mondo della progettazione: Broel School Demolition (Kortrjik, Belgio – 2014), Fablab CfV (Castelfranco Veneto – 2015), Basis (Bolzano – 2018/2019), Frantoio Sociale (Venezia – 2021) al momento ultimo episodio di questa serie di esperienze.

Ricadute positive: Sotto la lente della circolarità, il progetto propone una riflessione sulla molteplicità di azioni che avvengono prima, durante e dopo la fase di demolizione, nel tentativo di portare l’attenzione pubblica sul tema e di ampliare il dibattito contemporaneo. Il tentativo di definire uno/una serie di spazi sia fisici che virtuali come luogo di collaborazione e confronto sull’argomento può costituire un riferimento in grado di coinvolgere e stimolare la partecipazione.

Criticità e lezioni apprese: Le maggiori criticità riguardano aspetti sia amministrativi/legislativi che culturali. Dal punto di vista amministrativo/legislativo emerge la necessità di definire nuove categorie multidisciplinari di professionisti, legati al mondo del progetto, che siano messi in condizione di poter spaziare tra i contesti e le discipline interessate (progettazione, cantieristica, produzione, …). Le difficoltà legate agli aspetti culturali riguardano invece la sensibilizzazione dei potenziali attori coinvolti: istituzioni, aziende, privati. Cambiare la percezione di una pratica consolidata che da distruttiva diventi trasformativa/generativa è la principale sfida che il progetto propone a livello socio-culturale.

Dati di monitoraggio: 15.

SECTION 3 – PROCESS

How was the process activated? The process was triggered by a series of workshops and projects that we have developed from 2014 to the present with the collaboration of institutions, associations and other realities linked to the world of design: Broel School Demolition (Kortrjik, Belgium – 2014), Fablab CfV (Castelfranco Veneto – 2015), Basis (Bolzano – 2018/2019), Frantoio Sociale (Venice – 2021) at the moment the last episode of this series.

Positive effetcts: Under the lens of circularity, the project proposes a reflection on the multiplicity of actions that take place before, during and after the demolition phase, in an attempt to bring public attention to the issue and to broaden the contemporary debate. The attempt to define a series of physical and virtual spaces as a place of collaboration and confrontation on the subject can be a reference that can involve and stimulate participation.

Critical issues and lessons learned: The main problems concern both administrative/legislative and cultural aspects. From the administrative/legislative point of view, there is a need to define new multidisciplinary categories of professionals, linked to the world of the project, who are able to range between the contexts and disciplines concerned (design, shipbuilding, production, …). The difficulties linked to the cultural aspects concern the awareness of the potential actors involved: institutions, companies, private individuals. Changing the perception of a consolidated practice from destructive to transformative/generative is the main challenge that the project proposes at a socio-cultural level.

Monitoring data: 15.

Frantoio sociale.

SEZIONE 4 – REFERENTE E CONTATTI

Nome e cognome del referente: Alessandro Mason.

Organizzazione: Studio GISTO.

Indirizzo: GISTO c/o Careof Fabbrica del Vapore Via Procaccini 4, 20154, Milano.

Sito web: gisto.net

Indirizzo email del referentealessandro@gisto.net.

SECTION 4 – REFERENT AND CONTACTS

Name and surname of contact person: Alessandro Mason.

Organisation: Studio Gisto.

Address: GISTO c/o Careof Fabbrica del Vapore Via Procaccini, 4 20154 Milan.

Website: gisto.net

Email address of contact person: alessandro@gisto.net.

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