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Casa ZS, finiture esterne.

Casa ZS, intonaci interni.

Casa ZS, spazi interni.

Casa ZS, spazi interni.

Casa ZS, vista da fuori.

Casa ZS/ZS House

Casa ZS
ZS House

SEZIONE 1 – INFORMAZIONI GENERALI

Link o sito web: https://www.conceptualdevices.com/projects-1/eliooo.–how-to-go-to-ikea-and-build-an-hydroponic-device-to-grow-food-in-your-apartment

Keywords: Hydroponics, Humanponics, IKEA, DIY, Antiproducts, Design come disciplina che produce “sapere” e non “prodotti”.

Capofila/leader o soggetto attuatore: Antonio Scarponi, Conceptual Devices.

Partner: Ikea Ch.

Luogo di realizzazione: Zurigo, Svizzera.

Il progetto/la pratica è stato/a completato/a? .

Progetti completati: 2011-2014.

Finanziamenti: Crowdfunding, Sponsorizzazione Tecnica.

Goal Agenda 2030: 1) Facilita la produzione di cibo (possibilmente anche proteine) ad un vasto numero di persone anche in mancanza di suolo; 2) Vedi punto 1; 3) La coltivazione di orti idroponici può avere effetti terapeutici e stimola il benessere delle persone; 4) Il progetto è pensato come forma di educazione e la sua semplicità implica il coinvolgimento delle scuole dove spesso il progetto è utilizzato; 11) L’idroponico implica l’uso di suolo fino al 99% in meno che non l’agricoltura tradizionale. Permettere di crescere cibo ovunque, fuori terra proteggendo gli ortaggi dall’esposizione di polveri sottili altrimenti assorbiti attraverso il Permette di attivare comunità intorno ad una pratica leggera, sostenibile che potrebbe coinvolgere materiale di scarto; 12) ELIOOO è un prodotto che non esiste a meno che una persona non decida di realizzarlo trasformandolo in un costruttore di un’idea; 13) Permette di ridurre la produzione di CO2 legata alla distribuzione di ortaggi; 15) Permette il risparmio di suolo.

SECTION 1 – GENERAL INFORMATIONS

Website: https://www.conceptualdevices.com/projects-1/eliooo.–how-to-go-to-ikea-and-build-an-hydroponic-device-to-grow-food-in-your-apartment

Keywords: Hydroponics, Humanponics, IKEA, DIY, Antiproducts, Design as a discipline that produces “knowledge” instead of “products”.

Leader: Antonio Scarponi, Conceptual Devices.

Partners: Ikea CH.

Place of realisation: Zurich, Switzerland.

Has the project/practice been completed? Yes.

Period of realisation: 2011-2014.

Funding: Crowdfunding, Technical Sponsorship.

Goal Agenda 2030: 1) to facilitate the production of food (possibly also protein) for a large number of people even in the absence of land; 2) See point 1; 3) The cultivation of hydroponic gardens can have therapeutic effects and stimulate people’s well-being; 4) The project is designed as an educational device and, thanks to its simplicity, it is frequently used in schools; 11) Hydroponics involves up to 99% less use of soil than traditional agriculture, allowing food to be grown anywhere, above ground, while protecting vegetables from the exposure of particulates usually absorbed through the soil. It allows you to activate communities around a lightweight, sustainable practice that could involve waste material; 12) ELIOO is not a ready-made product, it is an idea that does not exist unless a person decides to realize it; 13) It reduces the production of CO2 related to the distribution of vegetables; 15) It reduces the soil consumption.

Fig. 1. Casa ZS. Foto di Barbara Corsico Photography.
Fig. 1. ZS House. Courtesy by Barbara Corsico Photography.

SEZIONE 2 – DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Contesto: Il progetto nasce dal la riflessione teorica che ripensa e riposiziona le discipline del progetto da “produttrici di prodotti” e dunque consumo, a “produttrici di sapere” immateriale. Sapere che può essere in grado di riattivare persone e cose verso pratiche resilienti come la produzione di cibo fuori terra. Il progetto ELIOOO viene da diverse altre esperienze progettuali legate all’agricoltura urbana fuori terra, ma anche al progetto inteso nei termini sopra descritti.
Ovvero come principio e sapere di attivazione e riposizionamento del rapporto tra persone e cose. In questo caso, ELIOOO sfrutta la larga distribuzione di un prodotto certificato a basso costo come elemento base, o standard, per realizzare un prodotto che altrimenti non esisterebbe. Facendo questo, il progetto-sapere non solo attiva un oggetto di produzione di massa largamente distribuito su scala mondiale, ma sfrutta, e simbolicamente trasforma, l’intera rete di distribuzione che lo produce e lo distribuisce. ELIOOO rappresenta un modo di concepire gli oggetti come “dispositivi concettuali”, ovvero in grado di modificare il rapporto tra le persone e le cose in modo poetico, evocativo ma anche concreto e tangibile

Descrizione: ELIOOO è un manuale di istruzioni per un prodotto per crescere cibo a casa fuori terra, che non esiste, a meno che uno non decida di realizzarlo. ELIOOO sfrutta un oggetto a buon mercato largamente prodotto e distribuito da IKEA e mostra come sia possibile cresce cibo in casa senza l’uso di pompe idrauliche ed eventualmente fertilizzanti ovvero per l’uso di dosi omeopatiche delle proprie urine.

Obiettivo generale: L’obiettivo del progetto è quello di riposizionare le pratiche del progetto al di fuori delle logiche commerciali di consumo e facendo questo, attivare le risorse esistenti sul territorio e ispirare le persone ad un pensiero creativo di reale resilienza.

Strategie, strumenti, attività: Il libro, originariamente pubblicato in inglese (2014) è stato tradotto in giapponese (2015), Tedesco (2016), russo (2017). Attualmente sono in corso di pubblicazione una edizione in italiano e in francese. Il progetto è stato presentato, tra gli altri, alla Biennale di Venezia (2014), alla mostra “Storie” alla Triennale Design Museum (2018), all’ Belgian museum CID au Grand-Horn (2020), alla Biennale di Venezia (2021), alla Biennale for Change, Vienna (2021), al Museum für Gestaltung, Zurigo (2021), Zurich Human Rights Festival, Zurigo (2011).
Il progetto vive attraverso workshop che coinvolgono il pubblico e commissioni e consulenze per l’uso dell’agricoltura urbana fuori terra come strategia di attivazione di aree e coinvolgimento della popolazione.

Target: Istituzioni culturali/ Musei; Pubblico; Scuole; amanti della sostenibilità come stile di vita da praticare.

Stakeholders: IKEA Svizzera (sponsorizzazione tecnica) Ambasciata Svizzera in Giappone; IKEA Belgio (per la mostra Plant Fever); IKEA Austria (per la mostra Biennale for Change 2021, Vienna) MAK, Museum for Applied Arts Vienna; Museum für Gestaltung Zurich; Centre for innovation and design at Grand-Hornu Cabaret Voltaire Zurich.

Elementi di innovatività: L’aspetto più innovativo di ELIOOO è l’aver reso accessibile a un vastissimo pubblico le tecniche idroponiche e aver reso possibile la loro pratica con il minimo delle risorse e senza acquisire prodotti specifici dando in questo modo la possibilità concreta di intraprendere una pratica sostenibile e percorribile legata alla produzione di cibo. Si tratta di un piccolo contributo simbolico ma che mettere in relazione diretta il rapporto tra ciò che produciamo (in termini di ortaggi e oggetti) e ciò che esecriamo (in termini di escrementi e prodotti) chiudendo il ciclo attraverso l’uso omeopatico delle urine come fertilizzante, effettuando a tutti gli effetti una fitodepurazione a piccola scala. Tale partica è largamente consigliata dal World Health Organization in paesi in via di sviluppo alla condizione che le urine provengono da un soggetto sano che non assuma medicinali o antibiotici. Nel progetto, simbolicamente, ciò che viene escreato è messo in relazione diretta con quello che viene consumato come alimento, esattamente come nelle catene alimentari più complesse.

SECTION 2 – DESCRIPTION OF THE INTERVENTION

Context: The project stems from theoretical reflection that rethinks and repositions the disciplines of design from being “producers of products”, and therefore consumption, to “producers of immaterial knowledge”. A Knowledge that can be capable of reactivating people and things towards resilient practices, such as the production of food above the ground. The ELIOOO project comes from various other experiences related to urban agriculture above ground and from the concept of design as described above, that is to say as a tool for activating and rethinking the relationship between people and things. In this case, ELIOO exploits the wide distribution of a low-cost certified component as a basic or standard element to realize a product that otherwise would not exist. By doing so, the project/knowledge not only activates a mass-produced object widely distributed on a global scale, but it also exploits, and symbolically transforms, the entire distribution network that produces and distributes it. ELIOO represents a way of conceiving objects as ‘conceptual devices’, i.e. capable of modifying the relationship between people and things in a poetic way.

Description: ELIOO is an instruction manual for a product to grow food at home above ground, which does not exist, unless one decides to make it. ELIOO takes advantage of a cheap item widely produced and distributed by IKEA and shows how it is possible to grow food at home, possibly without the use of water pumps and fertilizers through the use of homeopathic doses of one’s own urine.

General goal: The objective of the project is to reposition the practices of design outside of the commercial logic of consumption and, in doing so, to activate existing resources at local level and inspire people to creative thinking of real resilience.

Strategies, tools, activities: The book, originally published in English (2014) has been translated into Japanese (2015), German (2016), Russian (2017). An Italian and a French edition are in the process of being published.
The project was presented, among others, at the Venice Biennale (2014), at the “Storie” exhibition at the Triennale Design Museum (2018), at the Belgian museum CID au Grand-Horn (2020), at the Venice Biennale (2021), at the Biennale for Change, Vienna (2021), at the Museum für Gestaltung, Zurich (2021), Zurich Human Rights Festival, Zurich (2011).
The project lives through workshops involving the public and consultancies on the use of above-ground urban agriculture as a strategy for the activation of territories and the involvement of the population.

Target audience: Cultural institutions/ Museums; Public; Schools; Lovers of sustainability as a lifestyle to be practiced.

Stakeholders: IKEA Switzerland (technical sponsorship); Swiss Embassy in Japan; IKEA Belgium (for the exhibition Plant Fever); IKEA Austria (for the exhibition Biennale for Change 2021, Vienna); MAK, Museum for Applied Arts Vienna; Museum für Gestaltung Zurich; Centre for innovation and design at Grand-Hornu; Cabaret Voltaire Zurich.

Innovative elements: The most innovative aspect of ELIOOO is that it has made hydroponic techniques accessible to a very wide public, by using a minimum of resources and without the need to buy specific products, thus providing a tangible possibility of undertaking a sustainable practice related to food production. This is a small symbolic contribution which creates a direct connection between what we produce (in terms of vegetables and objects) and what we execrate (in terms of excrement and products), by closing the cycle through the homeopathic use of urine as a fertilizer and carrying out, to all intents and purposes, a small-scale phyto-purification. This practice is widely recommended by the World Health Organization in developing countries as long as the urine comes from a healthy subject person, who is not taking drugs or antibiotics. In the project, symbolically, what is excreted is directly related to what is consumed as food, just as in the most complex food chains.

Fig. 2. Casa ZS. Foto di Barbara Corsico Photography.
Fig. 2. ZS House. Courtesy by Barbara Corsico Photography.

SEZIONE 3 – PROCESSO

Come è stato attivato il processo? Il progetto nasce dall’allestimento della mostra “Revolution to Smash Global Capitalism” al Cabaret Voltaire di Zurigo nel 2011 La proposta di allestimento che fu poi realizzata prevedeva l’uso di scatole IKEA (poi usate nel progetto ELIOOO) legate con fascette ferma cavo. La mostra fu programmata in modo tale da riportare il materiale acquistato entro i tre mesi per il rimborso completo previsto da IKEA. In questo modo, la mostra non ha avuto scarso e l’allestimento è stato completamente rimborsato. Alcune di queste statole sono state trattenute per la prototipazione del sistema idroponico, che fu poi presentato durante la Milano Design Week dentro lo studio di Francesco Jodice in una mostra curata da Stefano Mirti e Sasanna Legrenzi. Successivamente per mezzo di un Crowdfunding che ha raggiunto 10.000 dollari il libro è stato pubblicato.

Ricadute positive: Il progetto è dissociato da un contesto territoriale specifico, ma grazie a questo strumento piccole comunità si sono avvicinate a questa pratica sostenibile a bassissimo costo. Workshop e conferenze sono stati effettuati in diversi paesi anche dove IKEA non è presente tra cui il Brasile, l’Indonesia.

Criticità e lezioni apprese: La principale criticità risiede nel fatto che molte persone fraintendono che il progetto possa essere realizzato esclusivamente con prodotti IKEA, quando questi sono stati utilizzati come standard universale a basso costo e con certificazione PBA normalmente assente nei normali prodotti di giardinaggio. Il progetto incentiva all’inventiva a partire da una ricetta base.
Approccio che si è sviluppato con workshop e manuali ad hoc anche in collaborazione con il dipartimento del World Food System delle Nazioni Unite.

Dati di monitoraggio: Numerosi incontri mostre conferenze sono stati effettuati grazie e per questo progetto. Un preciso monitoraggio non si ritiene significativo per la misurazione dell’impatto.

SECTION 3 – PROCESS

How was the process activated? The project stems from the staging of the exhibition “Revolution to Smash Global Capitalism”, at the Cabaret Voltaire in Zurich in 2011. The proposal for the exhibition, which was then realised, included the use of IKEA boxes (later used in the ELIOOO project), tied with cable ties.
The exhibition was planned in such a way that the purchased material would be returned within three months for a full refund from IKEA. In this way, the exhibition did not produce waste and it was fully refunded. Some of the boxes were retained for the prototyping of the hydroponic system, which was then presented during Milan Design Week in Francesco Jodice’s studio, in an exhibition curated by Stefano Mirti and Susanna Legrenzi. Subsequently, the book was published thanks to a Crowdfunding campaign that reached 10,000 dollars.

Positive effetcts: The project is not related to a specific territorial context and, thanks to it, small communities have approached this sustainable practice at very low cost. Workshops and conferences have been held in several countries, including Brazil and Indonesia, where IKEA is not present.

Critical issues and lessons learned: The main issue is that many people misunderstand that the project can only be realised exclusively with IKEA products, whereas these have been used as a universal, low-cost, certified standard with PBA certification, which is normally absent from normal gardening products. The project encourages inventiveness starting from a basic recipe.
This approach has been developed with ad hoc workshops and manual, also in collaboration with the Department of the United Nations World Food System.

Monitoring data: Numerous meetings, exhibitions, conferences were held thanks to and for this project. A precis monitoring is not considered significant for measuring impact.

Fig. 3. Casa ZS. Foto di Barbara Corsico Photography.
Fig. 3. ZS House. Courtesy by Barbara Corsico Photography.

SEZIONE 4 – REFERENTE E CONTATTI

Nome e cognome del referente: Antonio Scaponi.

Organizzazione: Conceptual Devices.

Indirizzo: Hermetschloostrasse 70, 8048 Zürich – CH.

Sito web: conceptualdevices.com

Indirizzo email del referenteantonio@conceptualdevices.com.

SECTION 4 – REFERENT AND CONTACTS

Name and surname of contact person: Antonio Scarponi.

Organisation: Conceptual Devices.

Address: Hermetschloostrasse 70, 8048, Zürich – CH.

Website: conceptualdevices.com

Email address of contact person: antonio@conceptualdevices.com.

Fig. 4. Casa ZS. Foto di Barbara Corsico Photography.
Fig. 4. ZS House. Courtesy by Barbara Corsico Photography.

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