Chi รจ stato Theodore John Kaczynski?
In occasione della pubblicazione del secondo volume di Theodore J. Kaczynski,ย Colpisci dove piรน fa male, D Editore ha pubblicato su D Zine la prefazione del primo volume della Freedom Club Collection, ossiaย La societร industriale e il suo futuro.
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Per alcuni un criminale, uno spostato, un prodotto malato della societร che รจ necessario nascondere. Possibilmente in gabbia: Unabomber. Per altri un filosofo, un martire, un oracolo che non puรฒ essere ignorato e con cui รจ necessario fare i conti. E forse imitare: Freedom Club. Ma anche: una figura pop, un meme, il perfetto soggetto per una sceneggiatura che vuole darsi un tono: #UncleTed (con tanto di hashtag).
Inquadrare Theodore John Kaczynski, lโanarchico che piรน di ogni altro in etร contemporanea รจ vissuto tra mito e realtร , allโinterno di schemi di qualsiasi natura รจ un compito quasi impossibile, perchรฉ lui ha in effetti impersonato molti dei ruoli che gli sono stati attribuiti: da quello di folle fanatico, eremita in fuga da una societร che non รจ riuscita ad assorbirlo, a quello di guru, ispirazione per piรน di una generazione di ribelli che si รจ fatta sedurre dal suo messaggio. Ma รจ anche stato un uomo perfettamente conscio del potere dei media, senza i quali il suo manifesto non sarebbe mai diventato uno dei testi anarchici piรน letti. E fraintesi. Non รจ un caso se i personaggi ispirati alla sua figura abbondano sulle scrivanie di Hollywood.
Questa grande stratificazione e complessitร rende lโatto di avvicinarsi a un documento come La societร industriale e il suo futuro qualcosa di simile allโaffondare nella storia e nella profezia.
Forse, chi tra voi non รจ a conoscenza degli eventi legati alla vita e allโopera dellโautore del libro che state leggendo penserร che queste mie parole eccedano in timore reverenziale. E forse chi lo pensa ha ragione. Ma per capire il perchรฉ dare alle stampe oggi unโennesima edizione di La societร industriale e il suo futuro รจ bene partire dagli elementi biografici, ossia dal cercare di rispondere alla domanda: chi era Ted Kaczynski?
Chi era Theodore John Kaczynski?
Affidarsi allโempatia nella scrittura saggistica puรฒ far cadere lo scrivente in errore, ma non credo di allontanarmi troppo dalla veritร se affermo che รจ possibile capire molto di una persona dalle fotografie che la ritraggono. E, di Ted Kaczynski, ne esistono molte di fotografie. Ne possiamo trovare alcune in cui era un bambino. Di questa, una colpisce: Teddy, come veniva affettuosamente chiamato dai suoi genitori, รจ piccolissimo. Lo vediamo seduto vicino al suo amato fratello David, con un pappagallino sulla spalla. Sono entrambi sorridenti, ed entrambi guardano qualcuno fuori dallโobiettivo. Forse la madre? Aveva meno di dieci anni e, nonostante avesse giร vissuto un evento traumatico, il mondo non doveva apparirgli ancora un luogo tanto spaventoso.

Vi รจ poi una foto di qualche anno piรน avanti: aveva venticinque anni, i capelli corti ben pettinati, la barba rasata e indossa giacca e cravatta. Sembra perfettamente integrato nel sistema in cui รจ inserito, quello dellโinsegnamento e della ricerca in alcuni dei campi piรน avanzati della matematica alla Berkeley University. Anche in questa foto sorride, ma vi รจ unโombra nel suo sguardo.

Era il 1968. Lโanno seguente Kaczynski consegnerร una lettera di dimissioni alla sua universitร . Ad alcuni dei suoi colleghi spiegherร che la matematica era diventata un gioco che non lo divertiva piรน, alla famiglia che era stufo di formare gli ingegneri che un giorno avrebbero contribuito a distruggere la natura. Come giร stavano facendo con le sue adorate montagne.
Vi รจ poi una terza foto (in realtร , vi sono molte terze foto). ร stata scattata il giorno del suo arresto, nellโaprile del 1996. Ha lo sguardo perso nel vuoto, il volto inespressivo. Capelli e barba in disordine: un uomo completamente diverso da quello nella foto del 1968. Ammanettato, circondato da agenti federali, sembra essere trascinato da un fato che lui stesso aveva messo in moto quasi ventโanni prima.

Abbiamo poi una quarta foto. In questa lo vediamo rilassato e sorridente. Anzi, sembra proprio ridere di gusto. Era il 1999, รจ nella Supermax prison, istituto di detenzione di massima sicurezza a Florence, in Colorado. Indossa una tuta da detenuto; capelli e barba sono abbastanza curati. Sembra sereno. Lโoccasione per questo scatto รจ quella della prima intervista dal suo arresto, rilasciata a una Theresa Kintz, giornalista e attivista per Earth First! agli inizi della sua carriera. Lโaveva contattata lo stesso Kaczynski, lโuomo che tutto il mondo avrebbe voluto intervistare. Possiamo solo immaginare quanto incredula ed emozionata potesse essere per aver avuto quellโopportunitร .

Ci sarebbe molto da analizzare in queste foto, ma immagino che voi, lettrici e lettori, siate impazienti di arrivare al punto e di addentrarvi tra gli oscuri cunicoli del pensiero di Kaczynski. Mi limito a dire questo: gli scatti illustrati rappresentano quattro periodi della vita di Ted Kaczynski; la sua infanzia, la sua carriera da genio della matematica, il periodo vissuto nella natura selvaggia, la sua detenzione. Sarebbe pretenzioso affermare che queste quattro fotografie non sono state scelte per essere usate come aneddoti narrativi per introdurre a una serie di paragrafi relativi alla biografia di Kaczynski. Nondimeno, รจ vero che questi scatti dicono molto della sua vita. E quello di La societร industriale e il suo futuro รจ uno di quei rari casi in cui lโopera non puรฒ essere affrontata, letta e compresa appieno senza prima avere bene a mente chi fosse lโautore.
Lโinfanzia e il periodo allโuniversitร
Partiamo dai dati biografici: nato a Chicago nel 1942, figlio di due immigrati polacchi, Kaczynski รจ stato fin da piccolissimo considerato un bambino dalle qualitร intellettive superiori alla media: gli fu โmisuratoโ un quoziente intellettivo di 165-170 allโetร di dieci anni. Ma gli fu diagnosticata anche una malattia del sangue, in etร ancora piรน tenera. Il piccolo Ted era un bambino vivace, sveglio e allegro, ma iniziรฒ a chiudersi in sรฉ stesso dopo che, per curare il suo male, fu tenuto in isolamento quasi totale, e senza un reale scopo terapeutico. La famiglia riporterร che lโunica ragione era da ritrovarsi nellโorganizzazione interna nella struttura in cui era stato effettuato il ricovero. Ci vollero settimane prima che potesse tornare a casa, e altrettanto tempo prima che riuscisse a fidarsi dei genitori. Non riusciva neppure a guardarli negli occhi o a parlare con loro direttamente. La madre chiese molte volte a David di non lasciare mai solo il fratello: era terrorizzato dallโessere nuovamente abbandonato. Ironicamente, sarร lui ad abbandonare il mondo alle sue spalle.
Ted si isola sempre di piรน, cosa che convinse i genitori della possibilitร che loro figlio fosse autistico. Decisero cosรฌ di portarlo in un centro specializzato in analisi sullโautismo. Parliamo di anni in cui non vi era la stessa sensibilitร sul tema che potremmo avere oggi, e non sappiamo a che tipo di test sia stato sottoposto il piccolo Teddy. Fatto sta che da questi test non emerse alcunchรฉ. Ma in quello stesso periodo, un ispettore scolastico, colpito dallโattitudine per la matematica del piccolo Ted, convinse i genitori a fargli saltare il primo anno della middle school. Ma siamo a Evergreen Park, un sobborgo borghese e chiuso di Chicago, e il fatto di essere un bambino piรน piccolo, ma soprattutto strano, lo rende il bersaglio perfetto per bulli e insulti di varia natura da parte dei bambini piรน grandi. Questa serie di eventi โ la malattia, lโisolamento, il bullismo, il sospetto di essere sbagliato e la certezza di essere diverso โ saranno poi descritti come di fondamentale importanza per il suo sviluppo come individuo.
ร in questa fase che Teddy inizia a sviluppare una sorta di timore verso persone, macchine e edifici. Un timore che lo spinse a isolarsi sempre di piรน, e a immergersi e perdersi nella sua passione: la matematica, unica dimensione che riusciva a decifrare in un mondo che sembrava non volerlo accogliere.
Ma i suoi tormenti si attenuarono a quindici anni, quando gli fu concesso di saltare un altro anno e di iscriversi quindi, allโetร di soli sedici anni, allโuniversitร di Harvard.
A Harvard, Kaczynski frequenterร le lezioni tenute dai piรน importanti matematici americani. Ma, soprattutto, diventerร una delle cavie per gli esperimenti psicologici dello psicologo Herny Murray e del progetto mk Ultra della cia.
Addentrarsi nelle specifiche tecniche di questo progetto รจ unโoperazione quasi impossibile: tra ammissioni di colpa parziali, pile di documenti desecretati con pesanti censure e palesi teorie del complotto, la storia del progetto mk Ultra, come un poโ tutto ciรฒ che riguarda questa storia, รจ qualcosa di complesso, misterioso e pieno di false piste. Qui ci limiteremo a dire questo: mk Ultra รจ il nome in codice dato a un programma clandestino del governo degli Stati Uniti che aveva lโobiettivo di comprendere i meccanismi della manipolazione umana, usando torture psicologiche, fisiche e droghe.
Sugli esperimenti effettivamente portati avanti dal dottor Murray si sa poco: qualche sbobinatura parziale, alcuni appunti, schede, ricevute per il compenso che Kaczynski riceveva dopo ogni seduta. Sappiamo che erano incentrati sullโindagine dei limiti dello stress cognitivo e psicologico negli esseri umani. Murray, con la supervisione diretta della cia, comunicava alle sue cavie umane che avrebbero osservato la sua reazione in un dibattito con un altro studente. Ma una volta presentatasi al laboratorio, la cavia veniva legata a una sedia e con una scusa puerile le veniva comunicato che il suo collega non si sarebbe presentato. Da qui, sarebbe partito un lungo e aggressivo attacco psicologico e cognitivo a cui la cavia doveva cercare di difendersi come poteva. Lโambiente era buio, con poche e forti luci puntate direttamente sul volto della cavia, che era posta di fronte a uno specchio semitrasparente. Il suo volto era infine ripreso con delle telecamere per registrare le reazioni facciali avute dopo ogni somministrazione di un attacco verbale. Vi dร fastidio la parola cavia? Beโ, รจ quella utilizzata dal dottor Murray e da diversi suoi colleghi.
Kaczynski, allโinizio dellโesperimento, aveva solo diciassette anni.
Eppure, nonostante tutto, nonostante gli esperimenti, il suo passato doloroso e un suo progressivo autoisolamento, il dottor Kaczynski avrร una carriera accademica piรน che brillante. Salteremo velocemente gli anni dellโinsegnamento, ma ci basta riportare due affermazioni di alcuni dei suoi colleghi e professori: ยซNon รจ abbastanza dire che fosse intelligenteยป, dirร il professor George Piranian, mentre il suo relatore, il professor Maxwell Reade, dichiarerร in unโintervista, riguardo il suo lavoro di tesi, che ยซforse dieci o dodici persone nel paese la capirebbero e la potrebbero apprezzareยป. Era il periodo in cui suo padre scattรฒ la fotografia poco sopra riportata, fuori dallโateneo di Berkeley.
Ma senza alcun preavviso, nel 1969, Kaczynski inviรฒ una stringata lettera di poche righe al suo responsabile:
Caro professor Addison,
Questa lettera รจ per informarla che rassegnerรฒ le mie dimissioni alla fine di questo anno accademico. Perciรฒ non tornerรฒ nellโautunno del 1969.
Sinceramente vostro,
T. J. Kaczynski1
Poco dopo, nel 1971, Kaczynski si trasferรฌ in una baracca di circa undici metri quadrati (circa tre metri per tre e sessanta), senza elettricitร o acqua corrente, nei pressi di Lincoln, un piccolo paese nel Montana.
Stava per nascere il Freedom Club.
Il Freedom Club, Unabom, lโarresto
Per quanto possa sembrare strano, il periodo passato tra i boschi รจ incredibilmente documentato. Sappiamo tutto; o almeno, tutto ciรฒ che Kaczynski ha ritenuto degno di essere riportato nei suoi diari. E ritenne che davvero molte cose fossero importanti abbastanza per essere annotate.
Sappiamo che cosa faceva Kaczynski pressochรฉ ogni giorno: i piccoli lavori che svolgeva, gli appunti sul cibo con cui si nutriva (principalmente quello che riusciva a procurarsi cacciando e andando in giro nei boschi), i piccoli progetti di artigianato con cui si dilettava, i lavori saltuari che faceva per finanziare il suo stile di vita, lโunica ragazza con cui sia mai uscito e il sospetto della sua disforia di genere (tema che riprenderร come memorandum, datandolo al 19672).
Ma soprattutto, sappiamo dei suoi progetti dinamitardi e il progetto di un breve, incendiario, manifesto filosofico. Il testo che avete tra le mani รจ stato scritto, infatti, nel corso di diversi anni, e forse questo รจ stato il suo unico e piรน grande errore. Sรฌ, perchรฉ se cโรจ una cosa che colpisce del periodo tra i boschi del Montana รจ la sua incredibile capacitร di calcolare mosse e contromosse in una partita a scacchi con lโfbi durata quasi ventโanni. In un diario cifrato, Ted Kaczynski teneva nota dei vicoli ciechi verso cui spingeva le indagini: con stralci di lettere false inserite nei suoi pacchi bomba, usando caselle postali nei luoghi piรน disparati degli Stati Uniti, lasciando bombe inesplose con, nei meccanismi di innesco, peli trafugati da bagni pubblici, cambiando costantemente strategia di attacco e con una conoscenza quasi maniacale del funzionamento dello United States Postal Service, il sistema postale nazionale statunitense, cosa che lo renderร la famosa icona pop per cui รจ ormai globalmente conosciuto. Sarร questo il periodo in cui di Kaczynski si perderanno quasi le tracce (terrร corrispondenza solo con la famiglia e pochissimi amici e attivisti). Sarร questo il periodo in cui nasceranno Freedom Club (lโorganizzazione anarchica con cui chiamava sรฉ stesso) e Unabom (il nome in codice dellโoperazione che lโfbi assegnerร al caso โ da UNiversity and Airlain BOMber).
Di Kaczynski, per molto tempo, i media ignoreranno addirittura lโesistenza. Ma del Freedom Club, invece, no: saranno molte le lettere inviate a quotidiani, giornali, anche fanzine anarchiche e riviste scientifiche. Tutte firmate fc.
Si รจ molto speculato sulla natura di questo club: Kaczynski era da solo? Oppure aveva dei sodali in giro per gli Stati Uniti? Molto probabilmente la sua era unโattivitร solitaria, ma si sospetta che altri due attivisti, celati dietro i nomi di penna di รltimo Reducto e Green Anarchist, avessero in qualche modo a che fare con lui ben prima del suo arresto. Ma non vi sono prove nรฉ in un senso nรฉ in un altro, per cui sarร inutile discuterne, se non per dire quanto segue: il fatto che noi โ al netto delle dichiarazioni dellโfbi โ non abbiamo certezza dellโesistenza o meno di membri attivi โ o di semplici free lancer โ nel Freedom Club รจ indice dellโabilitร con cui Kaczynski si รจ mosso negli anni.
Ma quali sono stati gli obiettivi dei suoi attacchi? Scienziati, personale aereo, comunicatori, informaticiโฆ Insomma, quello che lui individuรฒ come i gangli del sistema tecnologico-industriale. Kaczynski era perfettamente cosciente di che cosa stava facendo: sapeva di essere un terrorista e sapeva che era proprio il terrore lโarma che stava utilizzando (in alcune lettere minatorie, intimerร direttamente ad alcuni scienziati di abbandonare il loro campo di studi โ anche se probabilmente queste lettere rientrano nelle mille azioni di depistaggio condotte nel tempo), ma soprattutto sapeva quando sarebbe arrivato il momento di offrire il suo messaggio al mondo.
Nel 1995, in una lettera indirizzata a Warren Hoge, giornalista del New York Times (e qui riportata per intero), il Freedom Club fa la sua richiesta: ยซPubblicate un nostro saggio di circa 35.000 battute e noi interromperemo i nostri attacchiยป. La lettera verrร poi pubblicata โ in formato parziale โ il 26 aprile del 1995 proprio dal New York Times, e possiamo solo immaginare le discussioni che lโfbi avrร avuto con le redazioni che stavano prendendo in considerazione lโidea di pubblicare il testo.
Alla fine, sarร il Washington Post, il 19 settembre dello stesso anno, a pubblicare la prima versione di La societร industriale e il suo futuro. E sarร proprio la pubblicazione di quello che sarร poi ribattezzato Il manifesto di Unabomber a tradirlo.
Abbiamo affermato poche pagine indietro che il libro che avete tra le mani รจ stato il frutto di unโattivitร pluridecennale, e che sarร stato proprio questo il suo unico errore. Tra il 1978 e il 1983, infatti, Ted Kaczynski scriverร a mano un articolo di poche decine di pagine, rimasto inedito fino al 2022 ma usato come prova nel processo contro di lui, intitolato Reflections on Purposeful Work3. In questo manoscritto (purtroppo il testo risulta a oggi incompleto: termina infatti bruscamente, dal momento che non tutte le pagine sono state archiviate) erano giร presenti le sue idee principali: la sovrasocializzazione, lโattacco frontale alla societร industriale, la critica a un mondo che sembra ingabbiarci in una serie di attivitร senza senso, utili solo a non farci impazzire e continuare a produrre, la schiavitรน dellโapparato tecnologico-industriale. Anche la prosa era la stessa: schematica, assiomatica, di un rigore quasi matematico. La societร industriale e il suo futuro e Reflections on Purposeful Work sono due meccanismi bilanciati in modo rigoroso e di precisione millimetrica.
Ma, appunto, erano il frutto della stessa mano. E la moglie di suo fratello, Linda Patrick, aveva riconosciuto quella mano.
Il resto รจ storia: il 3 aprile 1996, lโfbi fece irruzione nel suo capanno, nel Montana, arrestando quello che รจ stato il piรน grande ricercato della storia degli Stati Uniti e ponendo fine alla piรน costosa caccia allโuomo della storia.
Siamo arrivati allโultima fotografia. Ormai il suo processo รจ terminato con una condanna a vita e Ted Kaczynski continua a far parlare di sรฉ, nel bene e nel male. Ha una corrispondenza fittissima con anarchici, attivisti e semplici curiosi da tutto il mondo; continua a scrivere, a limare il suo manifesto, a pubblicare articoli in fanzine e periodici che hanno avuto il coraggio di ospitare i suoi saggi e le sue riflessioni: Green Anarchism, LWOD, OFF! Magazine, e molte altre riviste underground ormai impossibili da rintracciare.
Paradossalmente, รจ forse questo il periodo in cui si รจ sentito finalmente pacificato. La sua piรน grande sconfitta (il suo arresto) รจ stata anche la sua piรน grande vittoria (la diffusione delle sue idee in un modo che probabilmente neppure lui era in grado di immaginare). In un certo senso, gli anni dei suoi attentati hanno rappresentato il piรน spettacolare progetto di self branding a cui un autore si sia mai dedicato4. E ne era ben cosciente: in molte occasioni (vedi anche In difesa della violenza, contenuto in questo volume) ribadirร lโimportanza del terrore come propellente per la diffusione delle sue idee.
Oggi, a poco meno di un anno dalla sua morte avvenuta in circostanze ancora non perfettamente chiarite (il 10 giugno 2023 โ le speculazioni variano dal suicidio per impiccagione a quella di morte per cancro), possiamo dire che il numero di copie, traduzioni e edizioni del suo manifesto, e degli altri libri, gli hanno dato ampiamente ragione.
Perchรฉ pubblicare il manifesto nel 2024?
Mi perdonerete se mi sono dilungato nella disamina della storia editoriale di questo testo e nella biografia del suo autore. Ora capirete perchรฉ ho affermato che questa รจ una di quelle opere che non possono essere separate dal suo autore. Un autore che non possiamo che definire, in modo eufemistico, problematico. Kaczynski ha avuto per grande parte della sua vita un atteggiamento misogino; ha promosso attivamente โ nel suo manifesto, ma non solo โ un approccio che potremmo definire anti-intersezionale; รจ stato, per gran parte della sua vita, apertamente anti-comunista5.
Inoltre, รจ eufemistico dire che il testo di cui discutiamo sia nei punti principali assolutamente parziale e vago, mentre in altri le generalizzazioni sono cosรฌ totalizzanti da far nascere fraintendimenti cosรฌ grossolani alla maggior parte dei lettori. Per esempio, che cosโรจ il leftism? Kaczynski afferma che รจ unโideologia che riguarda femminismo, cosmopolitismo, lotta per i diritti delle comunitร queerโฆ Ma afferma anche che chi aderisce a tali lotte non necessariamente ricade nel cappello del leftism. Dโaltra parte, alcune generalizzazioni sono incomprensibili fuori dal contesto statunitense: per esempio, lโodio verso il collettivismo e lโamore verso lโindividualismo. Insomma, si tratta di un testo tuttโaltro che esente da pecche (che lui stesso conosceva, tanto รจ vero che ha cercato nel corso di tutta la sua vita di rammendare soluzioni in lettere, saggi, articoli e addendum6).
Ma allora, perchรฉ una casa editrice come D Editore, che ha fatto proprio dellโintersezionalitร delle lotte uno dei suoi valori fondamentali, ha deciso di pubblicare un libro come La societร industriale e il suo futuro, in versione estesa e con diversi saggi inediti che vanno a completare il quadro del pensiero di Kaczynski?
Il motivo รจ semplice: perchรฉ in un periodo di forte pacificazione e di balcanizzazione delle lotte, in un periodo in cui lโazione violenta (anche la meno radicale) viene vista come ripugnante addirittura in segmenti dei movimenti libertari, in un periodo in cui lo Stato stringe ancora piรน forte la presa sul proprio diritto al monopolio della violenza, in un periodo come quello che stiamo vivendo, insomma, il messaggio di Theodore J. Kaczynski รจ necessario che venga ascoltato. Almeno, una parte di quel messaggio.
Certo, va ripetuto e ben tenuto a mente: รจ stato un pensatore dai tratti assolutamente problematici (e non รจ un caso che il suo lavoro abbia ricevuto un mal riuscito tentativo di sussunzione dal mondo dellโalt-right americana e dalla galassia incel) e molte delle sue ritrattazioni non vanno a cancellare un approccio inconciliabile con quello che abbiamo sposato nel nostro progetto editoriale.
Cionondimeno, quello che avete tra le mani รจ lโultimo grande manifesto politico anarchico, un manifesto che indica una prassi con il coraggio che nessun intellettuale ha purtroppo oggi: quello della rivoluzione. Nella sua ingenuitร , Kaczynski non ha paura di affermare una veritร difficilmente riducibile: per fare la rivoluzione รจ necessaria la violenza. Non una violenza cieca, vaga, ma una violenza educata dalla tattica rivoluzionaria (altro tema su cui insisterร moltissimo nel manifesto e nei saggi a seguire); nonostante il suo isolamento, Kaczynski conosce e capisce bene i media: anzi, รจ chiaro che solo attraverso la sua comprensione del funzionamento del mondo che combatte รจ riuscito a diffondere il suo messaggio. Questo รจ, per lui, un esempio di tattica. Lโazione violenta, lโazione rivoluzionaria, non deve essere fine a sรฉ stessa, ma strumento politico che sposta la riflessione sullโottenimento di un obiettivo: la liberazione di una terra occupata, il sabotaggio di un cantiere per unโinfrastruttura non voluta da una comunitร , la diffusione โ appunto โ di una chiamata alle armi. E il megafono di questa chiamata sono le parole scritte da un uomo che ha preferito privarsi di tutte le possibilitร che stavano per schiudersi di fronte a sรฉ, piuttosto che rinunciare alla coerenza di uno stile di vita cosรฌ radicale da essere irripetibile.
ร importante ribadire ancora una volta un punto prima di lasciarvi addentrare tra le pagine del manifesto: questo libro รจ stato scritto e riscritto nel corso di decenni. Noi abbiamo cercato di portarlo nella sua versione piรน aggiornata, con un corredo di note che potesse rendere chiara la stratificazione nel tempo delle diverse modifiche e corredandolo di vari documenti che in qualche modo vanno a illuminare alcuni spazi di ombra che il manifesto lascia. Vi sono molti altri campi di indagine che andrebbero approfonditi: lo faremo nei prossimi volumi di questa collana, la Freedom Club Collection, che vuole arrogarsi il diritto di presentarsi come la piรน completa collezione editoriale di uno dei piรน controversi autori di ogni tempo.
A voi, che state per addentrarvi in questo percorso oscuro e forse pericoloso, non posso che augurare: buona lettura.
1 Testo citato nella sua autobiografia, di prossima pubblicazione. Aggiungerร : ยซInsegnavo a Berkeley solo per finanziare il mio progetto di andare a vivere nella foresta. Consideravo i matematici delle persone davvero poco interessanti, e sentivo di non avere nulla in comune con loro. Per loro, la matematica era davvero qualcosa di Importante, con la I grande, mentre per me era solo un gioco. Un gioco di cui iniziavo a stancarmiยป.
2 ยซNella sua valutazione psichiatrica, Johnson rivelรฒ che Kaczynski ebbe persistenti e intense fantasie sessuali sullโessere donna. Quando era studente allโUniversitร del Michigan, nel 1967, visitรฒ uno psichiatra per discutere del suo desiderio di unโoperazione di riassegnazione di genere. Ma nella sala dโattesa, si tirรฒ indietroยป. Da William Booth, Gender Confusion, Sex Change Idea Fueled Kaczynskiโs rage, report says, in The Washington Post, numero del 2 settembre 1998. Vedi anche Ted Kaczynskiโs Autobiography (T. Version), inedito, depositato presso il fondo della Labadie Collection, box 68, folder 8.
3 Questo documento รจ conservato nella Labadie Collection, box 65, e negli archivi dellโfbi di Chicago con il codice di archivio K2041.
4 Con questo, non sto certo invitando novelli autori o novelle autrici a praticare azioni illegali per promuoversi. Dโaltra parte, non siamo immuni al fascino della lotta.
5 Sebbene il suo odio per il leftistm vada rintracciato non per la โsinistra politicaโ ma per il pensiero liberale e il progressismo di stampo americano, come piรน volte cercherร di chiarire.
6 Alcuni di questi frammenti sono stati pubblicati allโinterno di questo volume, mentre altri saranno oggetto di future pubblicazioni.

