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Racconti Ritrovati

Tra le più antiche strade di New York, negli angoli delle vecchie case non ancora demolite, alcune parole, sepolte sotto la polvere, continuano a vivere. Sono le parole di Emanuel Carnevali, uno dei più grandi geni letterari del ‘900, capace di influenzare in modo indelebile la letteratura newyorkese della prima metà del secolo scorso.

Quello che avete tra le mani non è un semplice libro: Racconti Ritrovati è uno scavo archeologico che tenta l’ambizioso progetto di far riemergere i resti del poeta nero, come venne soprannominato da William Carlos Williams, troppo a lungo rimasti sepolti sotto un cumulo di indifferenza. I Racconti Ritrovati di Emanuel Carnevali sono frammenti che raccontano la vita, le aspirazioni, ma soprattutto la malattia e il silenzio, dell’ultimo grande autore maledetto italiano.

I racconti che compongono Racconti Ritrovati sono:

– Inizio di una carriera letteraria
– Uno schema sentimentale
– Immigrazione e importazione
– Racconti di un uomo che ha fretta – I
– Racconti di un uomo che ha fretta – II
– Racconti di un uomo che ha fretta – III
– Danzando come un’opera d’arte
– Dichiarazione lunga un miglio
– Schizzi
– Suicidio in Italia
– Tazzine da tè
– Lasciatemi trovare il mio cuore
– Quasi una fiaba

12,90

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Autore

Emanuel Carnevali

Emanuel Carnevali

Nato a Firenze verso la fine del secolo, Emanuel Carnevali è considerato uno dei più grandi scrittori statunitensi della prima metà del ‘900. Dopo un’infanzia difficile, passata tra cupi collegi e genitori malati, emigra negli Stati Uniti all’età di soli sedici anni. Pur vivendo quasi in miseria, passando da un lavoro all'altro, frequentando prostitute e malviventi, riuscì a partecipare, da straniero, al rinnovamento dell’avanguardia letteraria americana dell'epoca. Stringerà amicizia con diversi poeti e scrittori statunitensi, tra cui Ezra Pound, William Carlos Williams e Sherwood Anderson, che si ispirerà alla sua vita per il racconto Italian Poet in America (1941).
Muore a Bologna nel 1942 dopo aver passato vent’anni tra ospedali e pensioni a causa di una terribile encefalite letargica.