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Muro delle curiosità / Wall of curiosities

Muro delle curiosità
Wall of curiosities

SEZIONE 1 – INFORMAZIONI GENERALI

Link o sito web: www.payalchakraborty.art

Keywords: Rottami, economia circolare, comportamento del consumatore capitalista, natura, discariche.

Capofila/leader o soggetto attuatore: Payal Chakraborty.

Luogo di realizzazione: MFA Graduation Show, London Metropolitan University.

Il progetto/la pratica è stato/a completato/a? Sì.

Progetti completati: Maggio 2021 a settembre 2021.

Investimento: 1.410 € (940 € per la resina epossidica, 470 € per tutte le altre spese).

Finanziamenti: Ho ricevuto un Hardship Fund dalla London Metropolitan University. Il fondo mi ha davvero aiutato a finanziare la mia pratica artistica.

Goal Agenda 2030: Persone: La mia pratica mette in discussione l’idea di un comportamento di consumo capitalista che porta alla crescita economica, ma in contraddizione con questo, genera anche rifiuti che si aggiungono alle discariche. Il lavoro “Wall of Curio” accelera il dialogo riferendosi al ruolo dei musei come spazio dove tutti i tipi di artefatti, da un bordo rotto di un pettine a ogni singolo reperto della storia, sono stati conservati ed esposti, mentre si nega il riconoscimento alla sostanza che generiamo come materia scartata, fin dall’inizio dell’industrializzazione. Il riutilizzo di materiali di scarto può generare nuove vie di impiego.
Il pianeta: L’uso del rottame come mezzo, nelle mie opere, conserva e ridefinisce il suo significato e valore come materiale da preservare e riciclare, piuttosto che essere semplicemente gettato via come cosa insignificante. Il riciclo ponderato e strutturato degli scarti alla fine ridurrà il numero di discariche e de-carbonizzerà il pianeta terra.
Prosperità: La complessa stratificazione e la vicinanza di materiali di diversa consistenza e sostanze creano un dialogo critico delle azioni umane. Desidero evocare negli spettatori l’apprezzamento della natura da pari a pari e considerare il loro ruolo come consumatori delle risorse naturali e non come sfruttatori. L’economia circolare e l’integrazione della biomimetica nel progresso tecnologico aiuta a portare l’armonia economica e sociale nel rispetto del nostro ecosistema.
Pace e partenariato: un approccio integrato e un’alleanza che parta dalla base nella società, attraverso i continenti, e anche nella natura può sicuramente portare armonia e quindi, pace e prosperità.

*Rapporto finale del MAE “Valutazione della ricerca: Gli esseri umani come conservatori versus distruttori.

Obiettivi SDGs: 1) No Povertà; 2) Fame zero; 3) Buona salute e benessere; 7) Energia accessibile e pulita; 8) Lavoro dignitoso e crescita economica; 9) Industria, innovazione e infrastrutture; 10) Riduzione di disuguaglianza; 11) Città e comunità sostenibili; 12) Consumo e produzione; 13) Azione per il clima; 14) Vita sotto l’acqua; 15) Vita sulla Terra; 16) Pace, giustizia e istituzioni forti; 17) Partnership per gli obiettivi.

SECTION 1 – GENERAL INFORMATIONS

Website: www.payalchakraborty.art

Keywords: Scrap, Circular Economy, Capitalist Consumer Behaviour, Nature, Landfills.

Leader: Payal Chakraborty.

Place of realisation: MFA Graduation Show, London Metropolitan University.

Has the project/practice been completed? Yes.

Period of realisation: May 2021 to September 2021.

Investment: £1.200 (£800 for epoxy and rest £400 for all the other expenses).

Funding: I was awarded with Hardship Fund from London Metropolitan University. The Fund really helped financing my art practice.

Fig. 1. Muro delle curiosità.
Fig. 1. Wall of curiosities.

SEZIONE 2 – DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO

Contesto: Gli studi suggeriscono l’inevitabile interdipendenza tra uomo e natura. L’evoluzione della razza umana come società colta, disciplinata e sviluppata l’ha allontanata dalla natura, vedendola come “altro’ da sé” e portando, così, all’abuso della natura.  Sebbene ci sia attivismo riguardante le azioni umane di sfruttamento delle risorse naturali (foreste, minerali e oceani) e con tutte le ulteriori letture, ho realizzato che c’è mancanza di consapevolezza rispetto alla presenza di spazzatura generata quotidianamente nella  sfera industriale e domestica. 

Descrizione: I materiali di scarto, stratificati con il ricamo su tessuto, riflettono gli sforzi inconsci dell’uomo di nascondere ciò che non deve essere visto. Il ricamo è la manifestazione dello sforzo collettivo dell’umanità di creare un ambiente dove tutto sembra equilibrato e consumato. Incidere con il dremel sulla superficie delle opere fa emergere come la spazzatura scartata, sia nell’oceano che sulla terraferma, abbia un impatto sul nostro ecosistema e su ogni essere vivente del pianeta. La fluida trasparenza della resina accelera il significato e la contestualizzazione dei materiali stratificati e delle tecniche (ricamo e incisione).

Obiettivo generale: Trentacinque pezzi dell’opera “Wall of Curio” si interrogano su “Quale eredità stiamo lasciando alle generazioni future?”
L’uso del rottame come mezzo nelle mie opere conserva e ridefinisce il suo significato e il suo valore come materiale da preservare e riciclare, piuttosto che essere semplicemente gettato come materia insignificante. Il valore sociale perduto degli scarti, come materie prime nella mia pratica artistica, è stato invertito, conservato e reinterpretato. Da insignificante, inesistente, eppure caotico e dominante, questi materiali, che si confrontano l’un l’altro, hanno preso vita nelle opere.

Strategie, strumenti, attività: Mentre seguivo il MFA, le letture hanno aggiunto alla mia prospettiva che, come esseri curiosi, non possiamo fermare il progresso industriale e scientifico, ma come esseri responsabili possiamo ridurre le sue conseguenze sul pianeta terra. Ora con le letture e l’apprendimento attraverso l’Anant Fellowship on Built Environment, mi sono imbattuto nelle soluzioni che possono essere adattate dai principi della natura attraverso la Biomimetica, facendo sì che gli innovatori imparino a rispettare l’ecosistema.
Mentre traggo ispirazione dai materiali di scarto, in futuro mi concentrerò sulle dinamiche del tessuto strutturale dell’interconnessione tra uomo e natura, e su come la nostra esistenza come società stia implodendo all’interno della complessa struttura audacemente realizzata, con il risultato di un’apparente esplosione sotto forma di disastri naturali.

Target: L’aspetto conglomerato delle opere contempla l’interrelazione e l’interdipendenza tra l’intero ecosistema e le azioni umane e l’ignoranza cosciente dell’uomo del significato della sua coesistenza armoniosa. Così gli spettatori come partecipanti attivi sono sia i beneficiari diretti che beneficiari indiretti della pratica. Desidero evocare negli spettatori l’apprezzamento della natura come pari e valutare il loro ruolo di consumatori che con mentalità capitalista sfruttano le risorse naturali e trattano la terra come una terra desolata.

Stakeholders: Gli esseri umani, le loro emozioni e l’impatto della natura sulla psiche umana sono stati parte integrante della mia pratica artistica. Con il tempo e la realizzazione dell’interconnessione e dell’ascendenza intersezionale tra esseri umani e natura, la mia attuale pratica artistica espone la risposta della natura alle azioni umane. Le opere hanno come soggetto la ripercussione dell’aumento della capacità d’acquisto del consumatore che è centrale nella società capitalista in cui viviamo.

Elementi di innovatività: Il potenziale interrogativo sottinteso dei materiali di scarto è centrale nelle mie opere, dove i rifiuti prodotti in serie come mattoni invisibili della nostra società che coesistono in dissonanza con la razza umana contemporanea, sono stati metaforicamente smaterializzati e ricontestualizzati. Wall of Curios è stato così composto, realizzando la configurazione di una discarica. Anche se l’idea di esposizione è stata ritagliata da un primo disegno fatto nel 2013, le ombre incrociate che si formano sotto le opere sono il riflesso dell’atteggiamento sottotono dell’uomo nei confronti del pianeta terra.

SECTION 2 – DESCRIPTION OF THE INTERVENTION

Context: Studies suggest the inevitable interdependency between humans and nature. With the evolution of human race as a cultured, disciplined, and developed society has distanced them from nature, referring it as the ‘other’ to the self, and thus leading to nature’s abuse. Though there are activisms concerning human actions of exploiting natural resources ranging from forests, minerals, and oceans. And with all the further readings, I realized the lack of awareness and disagreement with the presence of trash generated in the everyday industrial and domestic sphere of human lives.

Description: The discarded materials layered with embroidery on fabrics reflect human’s unconscious efforts to conceal what is not to be seen. Embroidery is the manifestation of humanity’s collective effort of creating an environment, where everything seems balanced and consummate. Etching with dremel on the surface of the works bring forth, that how the discarded trash whether in ocean or land impacts our ecosystem and every living being on the planet. The fluid transparency of resin expedites the meaning and contextualization of layered materials and techniques (embroidery and etching).

General goal: Thirty-five pieces of the work Wall of Curioquestions ‘What heritage are we leaving behind for the future generations?’. The use of scrap as a medium in my works conserves and redefines its’ meaning and value as materials to be preserved and recycled, rather than just been thrown away as insignificant matters. The lost social value of scraps, as the raw materials in my art practice, have been reversed, conserved, and reinterpreted. From an insignificant, non-existent, yet chaotic and dominantly existing, these materials concerning one another have come to life in the works.

Strategies, tools, activities: While pursuing MFA, the readings added to my perspective that as inquisitive beings, we can’t stop industrial and scientific progression, but as responsible beings we can lessen its’ consequences on the planet earth. Now with the readings and learning through Anant Fellowship on Built Environment, I came across the solutions that can be adapted from nature’s principles through Biomimicry, making innovators learn to respect the ecosystem.
While drawing inspiration from discarded materials, in the future I will be focussing on the dynamics of the structural fabric of human and nature interconnectedness, and how our existence as a society, is imploding inside the audaciously fabricated complex structure, resulting in the apparent outburst in the form of natural disasters.

Target audience: The conglomerate facet of the works contemplates the interrelation and interdependency of the whole ecosystem and human actions, to human conscious ignorance of the significance of its’ harmonious co-existence. Thus viewers as active participants are both the direct and indirect beneficiaries of the practice. I wish to evoke in viewers the appreciation of nature as equals, and assess their role as consumers who with capitalist mindset are exploiting the natural resources and are treating earth as a wasteland.

Stakeholders: Humans, their emotions, and the impact of nature on the human psyche have been integral to my art practice. With the time and realization of the interconnectedness and intersectional ascendency between humans and nature, my current art practice exposes nature’s response to human actions. The works subject repercussion of the consumer’s surging buying capacity which is central to the capitalist society we live in.

Innovative elements: The undertoned question potentiality of the scrap materials is central to my works, where mass-produced wastes as the invisible building blocks of our society co-existing in dissonance with the contemporary human race, have metaphorically been dematerialized and recontextualized. ‘Wall of Curios’ thus, have been composed, constructing a formation of a landfill. Though the idea of display cropped from an early drawing made in 2013, the crosshatched shadows forming beneath the works are the reflection of the under-toned attitude of humans towards the planet earth.

Fig. 2. Muro delle curiosità.
Fig. 2. Wall of curiosities.

SEZIONE 3 – PROCESSO

Come è stato attivato il processo? Lo studio faceva parte del MFA Graduation Show, esposto nel Campus Universitario. Anche se la maggior parte dell’anno accademico sono stato confinato in un alloggio per studenti in una sola stanza (a causa del lockdown), è negli ultimi tre mesi del mio corso, da giugno 2021 a Settembre 2021, che ho lavorato nei laboratori dell’Università per realizzare il progetto. Desidero presentare ulteriormente la mia pratica nella sfera pubblica, e quindi mi sto candidando per l’occasione di Abitare Circolare.

Ricadute positive: I mattoni incastrati nella resina insieme agli scarti della serie ‘Alluvion’, risuonano la catastrofe che gli esseri umani stanno affrontando in tutto il mondo. Le opere in congiunzione con la dichiarazione di Ukeles  “La fantasia che molte persone hanno sulla spazzatura è che essa esista fuori dal regno del tempo”, riecheggiano visivamente la connotazione sottolineata di come il nostro ecosistema stia rispondendo all’agilità umana, con un clima che cambia costantemente, causando inondazioni, tsunami, incendi boschivi, siccità, estinzione di specie e la diffusione di virus.

Criticità e lezioni apprese: Raccogliere più informazioni sulle organizzazioni di gestione dei rifiuti per collaborare a causa del lockdown. Anche se con la borsa di studio ora ho una migliore comprensione degli obiettivi SDGs, Biomimetica ed economia circolare che mi aiuteranno nei progetti futuri che coinvolgono la partecipazione pubblica.

Dati di monitoraggio: I leader del modulo hanno fatto riferimento a letture che hanno ampliato la mia comprensione dell’equazione della natura umana.

SECTION 3 – PROCESS

How was the process activated? The practice was the part of MFA Graduation Show , exhibited in the University Campus. Though most of the academic year I was confined to a single room student accommodation (because of lockdown), but its’ the last three months of my course from June 2021 till September 2021, that I worked in the University workshops to realize the project. I wish to further present my practice in public sphere, and thus I am applying for the opportunity at Abitare Circolare.

Positive effetcts: The bricks embedded in resin along with scrap in the series ‘Alluvion’, resonate the catastrophe, that humans are facing around the globe. The works in conjunction with Ukeles’s statement of ‘The fantasy that many people have about garbage is that it exists outside the realm of time’, visually echo the underlined connotation of how our ecosystem is responding to human agility, with constantly changing climate, causing floods, tsunamis, forest fire, draughts, extinction of species, and spreading of viruses.

Critical issues and lessons learned: Gathering more information on waste management organizations to collaborate because of lockdown. Though with the Fellowship now, I have a better understanding of SDGs Goals, Biomimicry, and Circular Economy that will help me future projects involving public participation.

Monitoring data: Module leaders referred readings that broadened my understanding of human nature equation.

Fig. 3. Muro delle curiosità.
Fig. 3. Wall of curiosities.

SEZIONE 4 – REFERENTE E CONTATTI

Nome e cognome del referente: Dr. Galia Kollectiv.

Organizzazione: Università Metropolitana di Londra.

Indirizzo: Scuola di Arte, Architettura e Design London Metropolitan University | Calcutta House Small Annex | Old Castle Street | LONDRA | E1 7NT.

Sito web: www.kollectiv.co.uk, www.xero-kline-coma.com

Indirizzo email del referente: g.kollectiv@londonmet.ac.uk.

SECTION 4 – REFERENT AND CONTACTS

Name and surname of contact person: Dr. Galia Kollectiv.

Organisation: London Metropolitan University.

Address: School of Art, Architecture and Design London Metropolitan University | Calcutta House Small Annex | Old Castle Street | LONDON | E1 7NT.

Website: www.kollectiv.co.uk, www.xero-kline-coma.com.

Email address of contact person: g.kollectiv@londonmet.ac.uk.

Fig. 4. Muro delle curiosità.
Fig. 4. Wall of curiosities.

Puoi recuperare il volume Abitare Circolare cliccando sull’immagine qui in basso: