Amnesia

Un anonimo archivista sta per chiudere il suo ufficio. È felice: da lì a poche ore si sposerà. Ma prima che riesca a uscire, quest’uomo senza nome viene bloccato da un estraneo, Izzy Darlow, che inizia a raccontare una storia surreale e ipnotica, una storia dove la vicende della disgregazione della sua famiglia si intrecciano a quelle di Katie, giovane donna posseduta da manie e allucinazioni, e a quelle degli spazi in cui sono immersi i protagonisti, che in Amnesia rappresenta ben più di un palcoscenico dove si svolge l’azione.

Accolto come uno dei romanzi più potenti della sua generazione, Amnesia è un libro che spinge il lettore a interrogarsi sul significato e sull’importanza della memoria, sul ruolo che essa svolge nell’espiazione dei propri crimini e nella possibilità di mantenere i propri amori.

Amnesia ci pone davanti a una domanda: puoi amare qualcuno che non riesci a ricordare?


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Autore

Douglas Anthony Cooper

Douglas Anthony Cooper

Canadese di nascita, romano d’adozione, Douglas Anthony Cooper ha esordito nel mondo della letteratura con Amnesia, bestseller finalista per il Canada First Novel Award e per il Commonwealth Prize. Per cinque anni ha scritto e fotografato storie di viaggio per il New York Magazine, vincendo la Lowell Thomas Gold Medal, il più importante premio sul tema in America. Ha pubblicato saggi e fotografie per Rolling Stone, The New York Times e Wired, vincendo il National Magazine Award in Canada. Ha collaborato con alcuni dei più noti architetti e artisti, come Peter Eisenman, con cui ha progettato un'installazione per la Triennale di Milano, e con Diller Scofidio + Renfro, con cui ha progettato un lavoro sui new media esposto al Barbican, alla Biennale di Venezia e al Whitney Museum.
In Italia, pubblicherà per D Editore Amnesia, nel 2018, e nel 2019 il suo ultimo romanzo, Aphasia, su cui ha lavorato per oltre quindici anni.

Cooper ha molti doni: la capacità di produrre immagini fantastiche e cinematografiche, un talento per la creazione di narrazioni musicali e ricche di simboli, la forza di affrontare temi colti e ambiziosi.

MICHIKO KAKUTANI, New York Times